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Ho posato piede la prima volta l’Associazione Terra Libera poco dopo la sua presa di sede attuale, in Corso Italia, essendo stato, nella mia nebulosa reminescenza, invitato dal presidente Giovanni Sabbatino, già mio decennale amico, col quale avevo già avuto modo in passato di conoscere realtà inerenti in parte a ciò di cui Terra Libera si occupa. Non posso dunque dire di essere stato completamente nuovo al mondo che mi sono trovato ad esplorare, dapprima con passo felpato, poi con piena confidenza, man mano che cresceva la mia conoscenza delle belle persone che ne fanno parte, che già da subito ne compresi a pelle, il timbro di fratellanza e di cordialità che li accomuna tutti. Qualcuna oserebbe dire: di sorellanza no? Ovvio, nel favoloso contesto umano della stessa, trovai in molte donne, delle creature squisite da cui attingere la cosiddetta energia femminile, o pregiarmi della loro amorevole presenza, entrando nella mia già solida considerazione poetica della donna, con motivazioni ancor più di maggior rilievo, avendo avuto modo di poter spesso leggere o ascoltare del loro mondo.
Un giorno conobbi Ida mentre preparava il necessaire per un cerchio, e cominciammo a discorrere, e seppur non avessi mai visto una espressività e scenografia simile, non mi risultò per nulla estranea, anzi, nei nostri discorsi successivi, ne comprendevo i tratti salienti, cui già ne ero in parte a conoscenza, almeno in quanto intuizione sommaria. Da allora ogni sera, e più volte al giorno, entro anche per un semplice saluto, o una apparizione e fuga, respirando l’atmosfera calda e accogliente che vi regna, spesso attratto dalle musiche che provengono dai cerchi come canti di soavi sirene, seppur premetto che non prendo parte attiva e peculiare alle attività dell’Associazione tipo Club, Terra o Laboratorio e almeno per la prima, non trattando problematiche per cui sono in cura, avendo invece più probabile necessità di colloqui individuali con Giovanni pur non prendendo decisione ferma di iniziarvi. Sono stato comunque coinvolto, con memorabile piacere mio, nella catalogazione dei libri nella nostra piccola biblioteca, e di tanto cerco di rendermi utile anche per una semplice spazzata, ma ben ricordo che due anni or sono, la mia indimenticabile partecipazione all’evento che mi vide creatore di poesie dal tema RINASCITA che furono pubbliche in aula Consiliare e diversi altri lavori di cui uno affisso al muro, oltre ad un inno all’Associazione rimasto misconosciuto, e un mega ritratto, di mia personale iniziativa: un omaggio affettivo coi volti di chi più ho contatti tra le varie amicizie, senza nulla togliere, che chiunque faccia parte di Terra Libera, anche chi non conosco benissimo, è per me una garanzia di stima reciproca.
Il mio servizio a Terra Libera tutto sommato si ferma qui, ma mi rendo sempre disponibile per quanto posso, per impegni futuri, avendo trovato in essa motivo di esprimere la mia persona sia nel modo più consono alla mia creatività, e questa missiva me ne da modo, ma anche per fattori più fisici come mettermi a disposizione per fare una commissione a volo, o dare una mano per un barattolo di pomodori, o mettere in ordine le sedie, o futuribile nuovo riassesto della biblioteca, o laboratorio, avendo già imparato con Giovanni, e qui rafforzato: anche un piccolo contributo ha valore grande.
Qui sono di casa, e godo di fiducia e affetto, e spesso mi rifugio in quel che considero un piccolo pensatoio per le mie creazioni, un angolo dello scrittore che è in me, avendo avuto libero accesso ai locali, ove permesso, per un disegno, una strimpellata solitaria di chitarra o una tranquilla lettura.
Terra Libera è una bella realtà. Sono fiero di esserne parte…vi voglio bene…un abbraccio circolare!
Con affetto Antonio Aramini 29 Gennaio 2017